Si è tenuta nella serata di domenica 19 novembre, un giorno in anticipo sulla data ufficiale del 20, la fiaccolata per le vie di Milano in ricordo delle vittime dell’odio transfobico.
Agedo Milano ha aderito alla marcia organizzata da ACET, Associazione per la Cultura e l’Etica Transgender e da SportelloTransAla Milano, insieme ad altre associazioni e a molti cittadini.
Oltre 1000 persone hanno sfilato silenziosamente per le vie della città con lo stendardo “Trans lives matter”, “Le vite delle persone transgender contano”, fino al luogo di ritrovo in Piazza Lavater dove si sono ricordate le vittime transgender, non binarie e di genere non conforme durante l’ultimo anno.
ACET ricorda che “338 sono le vittime solo dell’ultimo anno e crescono di giorno in giorno (solo la scorsa settimana erano 310); Il 95% sono donne trans, per l’81% si tratta di omicidi. L’Italia si aggiudica anche quest’anno il triste primato di paese europeo con il più alto numero di vittime di odio transfobico. Alle morti vanno poi sommate le decine di migliaia di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica agiti nei nostri confronti quotidianamente”.
Hanno preso la parola Guglielmo Giannotta, Antonia Monopoli e Monica Romano, Vice Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano, che ha lamentato la lentezza dell’Istituzione nell’attuare il Registro Alias dopo la sua approvazione a maggio 2022. La marcia di quest’anno infatti oltre a ricordare le vittime ha anche l’obiettivo di difendere i pochi diritti acquisiti -“fortemente a rischio in questa fase politica” – e rivendicare quelli che tardano ad arrivare.
Tra i tanti attivisti che si sono avvicendati al microfono hanno parlato Laura Caruso di ACET, l’avvocato Gianmarco Negri, la Consigliera Regionale Paola Pizzighini e Anna Maria Fisichella di Agedo Milano, a conclusione di una toccante cerimonia.
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